Durante Rotocalcio è intervenuto Luca Calamai, per toccare vari temi in diretta su Tmw Radio.
Quanto può valere la Conference League per la Fiorentina?
“La Fiorentina conosce bene la competizione. Il gruppo e la proprietà, che hanno sempre più ambizioni, sanno bene che le altre competizioni sono più complicate. Nel mirino invece la Conference si può mettere, anche se il girone non è una passeggiata di salute. Dopo il Genk ora tocca al Ferencvaros di Stankovic, che conosce molto bene la Viola. Troppi già parlano della gara del weekend contro il Napoli, che può essere un gioco pericoloso. La Conference comunque può dare uno status, dopo le due finali perse dell’anno scorso. La Fiorentina mi sembra più cinica e probabilmente non perderà cinque o sei punti da situazioni di vantaggio quest’anno”.
Come hai visto il Napoli contro il Real Madrid?
“È stato un Napoli bellissimo, ma giocare in una certa maniera contro il Real Madrid viene quasi naturale. Ora bisognerà capire se anche nelle partite normali ci potranno essere le stesse risposte. Per il campionato penso ci siano una lotta al vertice, con le milanesi, il Napoli e la Juventus, e una per il quinto posto, con le romane, l’Atalanta e la Fiorentina. Se quest’ultima dovesse arrivare quinta sarebbe come aver vinto quel mini campionato”.
La pubblicazione delle conversazioni degli arbitri stanno togliendo dubbi?
“È un bel tema. Su questa vicenda innanzitutto credo che Rocchi sia un grande comunicatore e debba essere centrale in questo progetto. In ogni caso bisogna ribadire che non ci sono complotti. Non so se il movimento arbitrale è pronto ad intraprendere un percorso settimanale di comunicazione. Anche in altri paesi ci sono state delle polemiche, ma non c’è il complottismo che abbiamo noi. Aprire gli audio al pubblico può perlomeno fugare questi dubbi”.
Sembra che la UEFA voglia impostare una nuova Champions in stile Superlega con tre categorie. Che ne pensi?
“Queste cose non le capisco. Il calcio femminile l’anno scorso ha deciso di fare la poule scudetto, con alcune squadre che si sono affrontate innumerevoli volte, e alla terza si erano già annoiati tutti. Il calcio è il bello di aspettarla la partita”.