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Calamai: “Italiane da 6 in Champions. Il Napoli di un anno fa non esiste più”
21 set 2023 12:23Calcio
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Durante l'appuntamento odierno con Rotocalcio è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Calamai. Queste le sue parole:

 

Come giudichiamo la prima giornata di Champions?

“Un turno di Champions da sei politico. È venuta fuori la nostra capacità di non mollare mai, recuperando risultati anche in maniera rocambolesca. Non sono sorpreso della vittoria del Napoli, mi aspetto faccia una grande Champions. Resto ancora perplesso sul Milan, c’è qualcosa che non va e ti devo dire che la partita con il Newcastle mi ha confermato la sensazione che Leao debba ancora completare un percorso, al contrario di Lautaro che è un leader assoluto. Abbiamo fatto il minimo sindacale in Champions.”

 

A Napoli non c’è troppo entusiasmo anche per la partita di ieri.

“Non è mai facile giocare in Champions e vincere in trasferta. Bisogna togliere dalla testa il Napoli dell’anno scorso, quella squadra non esiste più. Il Napoli ha bisogno di vincere, deve ritrovare la fluidità di risultati che in questo momento sta mancando. Hai bisogno di risultati che ti danno entusiasmo e serenità. A Napoli non sono contenti dell’inizio di stagione, non tanto della partita di ieri. Non va però messo in discussione solamente l’allenatore, ma anche il Presidente. Ha chiuso il ciclo Spalletti e Giuntoli e lo ha fatto con sue scelte, quindi va messo in discussione prima di tutto De Laurentiis.”

 

Come va inquadrata in questo momento la Fiorentina?

“La Fiorentina in questo momento è un’anomalia. Il calcio da come me lo hanno insegnato si basa su un grande portiere, un centravanti che fa tanti gol e un leader a centrocampo. La Fiorentina non ha un portiere titolare e ha un’alternanza per me deleteria, Christensen dovrebbe giocare oggi dopo la goleada di Milano e i due gol presi col Lecce. La Fiorentina ha provato a trovare il grande centravanti, ma al momento Nzola e Beltran sono a zero gol. Beltran piace così come tutti i centravanti che giocano bene perché Firenze è condannata al bello. La Fiorentina poi pensava di poter costruire intorno ad Arthur, poi nella partita più importante contro l’Atalanta è finito in panchina e Italiano ha preferito i muscoli di Duncan. Parliamo ancora di un cantiere aperto.”

TMWRADIO Redazione