Ai microfoni di TMW Radio, durante Maracanà, Luca Calamai ha parlato dei temi del giorno.
Caso scommesse, i procuratori devono avere un ruolo importante per i giocatori anche su certi aspetti?
"L'argomento è molto complicato. Nell'ordine delle colpe i procuratori non vengono al primo posto. Prima c'è la famiglia, questi ragazzi che hanno perso il valore delle cose. Sono stato molto duro, ci sono delle storie che non lasciano adito a vie di fuga. Al momento i due giocatori che hanno ammesso le colpe sono in cura per ludopatia. Ma sono giocatori di cui si sentiva parlare in giro. I primi colpevoli sono loro. Nei vecchi gruppi credo ci fossero magari altri problemi, ma il gruppo aiutava a risolvere certe problematiche. Invece vedo ora un mondo di grande individualismo. I procuratori? Una volta lo prendevano dall'inizio alla fine, ora li cambiano spesso. Tutti hanno delle responsabilità ma i procuratori non sono davanti a tutti".
E sul caso Fagioli?
"La punizione di Fagioli apre un dibattito. Io credo sia molto tenere, che probabilmente è un messaggio per chiudere un certo scenario a breve e dentro un recinto. Ma io mi aspettavo una punizione più severa da addolcire andando avanti. E' stato fatto su misura per fargli ricominciare il campionato prossimo, invece andava dato un messaggio molto forte. Serviva un messaggio forte ai giovani, tale da spazzare via anche le tentazioni. Per farli riflettere che non si può fare".
Che ne pensa di Corona e di quanto sta accadendo?
"Ho trovato imbarazzante che la televisione di Stato si sia consegnata a una figura come Corona. Ma per questo pensiero ho subito critiche, perché dicono che ha fatto il lavoro che dovremmo fare noi giornalisti. Ma c'è qualcosa che non torna. Sono sicuro che è stato ascoltato Corona da chi indaga su questa vicenda, quindi ora dovrebbe diventare collaboratore e sarebbe necessario avere riservatezza su certe informazioni. E sono stupito che le tiri fuori ancora. Gioca sulla pelle delle persone e non va bene".
Roma e Lazio che possono fare?
"Sono molto più colpito dalla Lazio. Mourinho è il capopopolo, lo devi prendere così, ma se lui non ci crede più fai fatica. Per di più Dybala ha sempre problemi. La Roma che ha Dybala e Lukaku è da Champions, ma ce l'avrà e quanto Dybala? Se Mourinho non ci crede più, vuol dire che non si può più vincere a Roma. Mourinho è la credibilità di un progetto, se va via crolla il castello. La Lazio? Non riesco a capire cosa sia successo. Vive la confusione di un allenatore che ha perso riferimenti. Contesta tutto, anche scelte della sua società e vedo molta confusione. La Lazio deve ritrovare Lotito. Quello vero avrebbe risolto un mese fa la situazione. E' sparito il comandante. Per me è gruppo la Fiorentina. E si sta creando anche un gruppo Juventus, nonostante le difficoltà".