A TMW Radio è arrivato il momento di Penna e Calamai, editoriale di Luca Calamai
Un pensiero su Eriksson, appena scomparso
“L’ho conosciuto giovanissimo in un Benfica-Roma. Lo incontrammo lì, una persona sempre sorridente. Quella volta pensavamo che il Benfica fosse poca cosa e invece prese a pallonate la Roma. Eriksson faceva parte di quella generazione che ha prodotto allenatori diversi, che non per forza erano stati grandi calciatori. Erano allenatori proiettati sul futuro. Era un fuoriclasse e un uomo che vinceva sempre perché era una persona leale e corretta. Devo dire, poi, che questa passerella finale che ha fatto in tutti gli stadi della sua carriera è stata da pelle d’oca. Era bellissimo anche vederlo molto emozionato perché non gli è mai piaciuto essere al centro dell’attenzione. Lui era un allenatore al servizio di ciò che amava”.
La faccia positiva e quella negativa della giornata?
“La faccia positiva della giornata è Vanoli. Il suo Torino avrebbe dovuto vincere contro il Milan e ha battuto l’Atalanta. Lo ha fatto la squadra di un allenatore che non ha avuto paura di dire davanti a tutti che non sapeva della cessione di Bellanova. Oggi il Torino ha il diritto di sognare un posto nelle coppe. Mi aspetto in questi ultimi giorni di mercato un qualcosa per i granata. La faccia negativa è il Milan, invece. I rossoneri hanno fatto un mercato importante e hanno preso un allenatore che conosceva già il calcio italiano. Leggevo già sui giornali che Ibrahimovic deve valutare subito la scelta Fonseca. È vero deve assolutamente valutare fin da subito se è stata la scelta giusta. Anche se l’operazione Fonseca non mi ha mai troppo convinto per me deve anche poter lavorare. La negatività è anche il Bologna. Per me Italiano ha bisogno ancora di tempo perché ha tutto un percorso nuovo da fare. Devo dire, però, che lui deve riuscire a coniugare le sue idee e l’idea di calcio che si sposa con le caratteristiche dei calciatori. Chiudo, poi, con l’esplosione di gioia di Antonio Conte. Lui può piacere o non può piacere ma possiamo dire che vive il calcio in maniera totale”.
Il Napoli sta venendo sempre più fuori, nonostante le situazioni di calciomercato
“Noi siamo tutti convinti che in questo calcio comandano i calciatori. Questa cosa è figlia anche delle ultime sessioni di calciomercato. Vorrei però far notare la situazione di Kvaratskhelia. Lui era partito che voleva andare al PSG e non mi dimenticherò mai la frase che Conte ha detto sulla sua possibile partenza. La cosa importante è che Conte riesce a essere credibile agli occhi dei suoi calciatori e questo ha fatto sì che il georgiano abbia deciso di restare di buon grado”.
Sull’Inter e sulle capitoline?
“L’Inter è la favorita, anche se per me resta la Juventus la possibile antagonista. Da aggiungere resta anche la delusione capitolina. La Lazio si è visto fin da subito che è in un momento di passaggio. Io sono sicuro, nonostante un inizio molto complicato, che la Roma possa fare un buon campionato. Va detto che ora, però, De Rossi è davvero sotto esame perché questa è la sua prima Roma”.