A intervenire in diretta a Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato l'ex calciatore e dirigente Celeste Pin.
Sta vivendo un momento particolare la Fiorentina:
"Lo spirito fiorentino è quello di creare anche qualcosa che non esiste".
Cambierebbe Italiano con Sarri?
"Non si può paragonare un allenatore a un altro, ognuno ha la propria storia. Un allenatore deve essere carismatico all'interno dello spogliatoio. Eriksson mi stimolava anche se ero in panchina ai miei tempi. La psicologia è quanto mai fondamentale nella gestione di uno spogliatoio. Poi la partita che ha preparato italiano contro la Lazio chapeau, ha messo in campo una squadra inedita e potevi subire, invece la Lazio la palla l'ha vista poco. E pur essendo andata in svantaggio, il secondo tempo si è ripresentata in campo con la stessa filosofia. Ha trasformato una squadra, i giocatori, e ha ottenuto un risultato importante".
Come mai certe errori in difesa?
"Sono amnesie che appartengono al dna di questa squadra. Di sicuro manca un leader in campo. Però sbagliare è umano, perseverare è diabolico".
Come valuta Thiago Motta?
"Il Bologna è Giovanni Sartori. So come lavora e quanto dedica del suo tempo al club. Sa fare calcio con poco ottenendo il massimo. Motta sta facendo giocare bene la squadra e tirato fuori personalità da giocatori che non l'avevano. Ad oggi il Bologna è una squadra che convince, ma il mio pensiero è che non rimarrà Motta, qualsiasi sia il risultato finale. Anche per misurarsi con realtà diverse e ambire a un salto di qualità".