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Budan: “Parma con una missione chiara. In Croazia aspettiamo l'erede di Modric”
19 gen 2024 18:28Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto il doppio ex di Parma e Venezia Igor Budan.

Henry e Defrel per il Palermo. Potrebbero aiutare Corini a tornare in Serie A?
“Guardando un po’ l’andamento del campionato dovranno rinforzarsi. A gennaio sanno cosa serve e dove poter trovare un aiuto e avere garanzie di poter lottare per i primi posti”.

Il Parma è la favorita? E se dovesse andare in Serie A, quanto dovrebbe cambiare?
“Il Parma ha dato continuità all’allenatore e ai giocatori, rinforzandosi senza esagerare. È una squadra di grande tecnica, qualità e prospettiva, penso debbano cambiare poco. Tutti vorranno portare qualche nome, più qualità; ci saranno offerte per portarsi via qualche talento, dato che in rosa ce ne sono tanti. In generale è presto per parlare, ma i gialloblù hanno dimostrato di avere in testa l’obiettivo sin dalla prima giornata di campionato”.

Che prospettive ha la nazionale croata per le prossime manifestazioni?
“In Croazia diciamo tutti che dopo Modric potrebbe esserci una pausa. Dal 2018 in Russia in poi lui è stato un grandissimo protagonista. Manca un po’ un suo erede, vedendo bene. Siamo arrivati a una Finale e a una Semifinale (nel 2022, ndr). Vedremo cosa succederà dopo gli Europei, dove dobbiamo tra le altre cose giocare anche contro l’Italia. Sono usciti dei bei difensori dietro, tra Gvardiol e Sutalo. Dopo Modric va trovato un altro leader a centrocampo. Budimir sta facendo bene in Liga e ha segnato un gol importante per qualificare la nazionale croata agli Europei”.

Che ne pensa di Martin Baturina?
“Giocatore importantissimo della Dinamo. Potrebbe essere lui l’erede di Luka Modric. In questo frangente della carriera lo vedo più offensivo, ma sta dimostrando grandissimo valore”.

Pohjanpalo del Venezia?
“Lui ha caratteristiche da prima punta vecchie maniere. Non ha mostrato grande collaborazione con la squadra, ma negli ultimi 16 metri è veramente importantissimo. È diventato un leader in questi ultimi due anni e se il Venezia andrà in Serie A dovrà tenerlo assolutamente. La continuità con allenatori e dirigenza è stata importante. Se Parma, Palermo e Venezia dovessero salire sarei felicissimo”.

Come mai si segna di meno con i colpi di testa?
“Penso che sia cambiato tanto. Si lavora più in altri settori del campo. Si cura un altro tipo di gesto tecnico, che per me è fondamentale nel calcio anche in rifinitura. C’è stato un periodo in cui si è pensato che si dovesse arrivare in porta sempre palla al piede. Un grande percentuale di gol si segnava con i colpi di testa. Dipende da come vengono impostate le azioni. Si vuole vedere un altro tipo di tecnica. Avere un attaccante “alto” nel pacchetto davanti è importante”.

Alessandro Sticozzi