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Brambati: "Mi aspettavo un altro Milan. Le romane stanno tornando. Inter, Lautaro ora non da Pallone d'Oro"
23 ott 2023 15:59Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A TMW Radio, durante Maracanà, l'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati ha parlato dei temi del giorno.

ADL scatenato dopo l'assegnazione dei diritti tv a Sky e DAZN:
"Avrà tutte le sue ragioni per aver fatto questa critica, sulla lunghezza del contratto e sulle riprese. La Premier vale 5 volte la Serie A, lo spettacolo è diverso. Contano gli aspetti tecnici ma anche l'ambiente, gli stadi hanno un altro appeal rispetto a quelli italiani. In Inghilterra non esiste una pista d'atletica nello stadio, l'appeal diviso è completamente diverso. Se il prodotto Premier viene venduto ed esportato a certi prezzi vuol dire che siamo dietro anni luce e che noi, quando c'è mezzo casino, ci autodistruggiamo, invece di prendere le cose con intelligenza e furbizia".

Che segnale arriva da questa giornata?
"Il segnale che mi è arrivato è che il Milan mi ha deluso, mi aspettavo molto di più. Aveva i cerotti ma ce li aveva forse di più la Juventus. Chiesa e Vlahovic non erano arruolati pienamente, li ha inseriti a partita in corso, mancavano Danilo, Pogba e Fagioli, si sono affrontate rimaneggiate ma vista l'identità mostrata dal Milan ieri non si è vista questa. L'espulsione ha cambiato un po' l'inerzia, ma è un errore del singolo e di squadra. Quando Kean sfila via a Thiaw la difesa non è posizionata bene. Io ho sempre detto che serve pazienza, il campionato è particolarmente strano, tutti hanno perso punti. Il Milan ha perso con due big, quindi mi ha deluso. E poi mi ha lanciato il messaggio che le romane stanno tornando dove dovrebbero stare. I modi sono diversi ma la sostanza è quella".

Thiago Motta può diventare un grande tecnico?
"Sì ma occhio, perché qualche settimana fa si parlava bene anche di Dionisi e ora sta calando. Ha una bella squadra per le mani però".

Cosa aggiunge su Allegri?
"Si può fare risultato anche senza identità, basta curare bene l'assetto difensivo. Ha capito che con l'organico che ha a disposizione, privo di certi giocatori importanti, deve comportarsi così. Ieri ha fatto un bel passo, non era semplice vincere col Milan primo in classifica. Così si aumenta l'autostima del gruppo".

Inzaghi dice che Lautaro è da Pallone d'Oro:
"Quest'anno no, Inzaghi pesa i trofei vinti e lui cosa ha vinto? Ha vinto il Mondiale ma non ha mai giocato. Se dai il Pallone d'Oro a uno che è stato più in panchina al Mondiale...Inzaghi fa bene a coccolarselo però, la forza trainante è lui. Se gli viene un raffreddore è un problema. Abbiamo visto a Salerno come andava senza di lui".

Chi è stato determinante in questa giornata?
"Allegri. Ha capito che per espugnare San Siro doveva adoperarsi come una provinciale degli anni Ottanta".

Cosa aggiunge?
"Tiro le orecchie a Pioli. Mi aspettavo che nel post-gara si assumesse più responsabilità. Ha tirato in ballo Gatti che ha fatto troppi falli su Leao. Cosa dovevi aspettarti? Il tuo giocatore di massimo valore lo avrebbero marcato a uomo e lo sapevi tu e anche il giocatore".

TMWRADIO Redazione