A TMW Radio, durante "Calciomercato e Ritiri", è intervenuto l'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati.
Lukaku alla Juventus e Cuadrado all'Inter, che ne pensa?
"Le bandiere non esistono più, non esiste più la parola, ruota tutto attorno agli interessi, anche a costo di fare brutte figure. Ho sempre detto ai giocatori che la verità è la carriera è breve e bisogna ottimizzare tutto rimanendo professionali. Una carriera dura 12-15 anni, è giusto che si viva al meglio e guadagnare il più possibile. Lukaku? Io non reputo l'affare ancora fatto. Non capisco queste rimostranza da parte dei tifosi se arrivasse Lukaku. Ce le dovrebbero avere dal punto di vista progettuale, nel senso avete parlato di progetto giovani e mandi via Vlahovic per prendere lui? Dal punto di vista tecnico però Lukaku se sta bene è uno che sposta in Italia. E la Juve al tempo stesso porta via un calciatore importante all'Inter".
Se arrivasse Kessiè oltre a Lukaku, non vede l'ombra di Conte dietro a quella di Allegri?
"Sono due calciatori che piacciono molto ad Antonio, è vero. Io dico però attenzione, perché Allegri secondo me non è il top per tenere in forma Lukaku. Per tenerlo in forma ci vuole un allenatore particolare, che gli stia addosso sempre in tutti i momenti, che lo tenga a stecchetto".
E Cuadrado all'Inter?
"Per me è un ottimo acquisto. Mi è sempre piaciuto, anche in questa annata difficile per tanti aspetti, è stato uno dei più positivi. E' uno che ha caratteristiche molto paritcolari, crea superiorità numerica. L'Inter ha fatto bene a prenderlo e la Juve aha fatto male a mollarlo. Poteva fare un contratto a bonus e sarebbe rimasto, secondo me".
Morata giusto per l'attacco della Roma?
"Morata-Dybala non mi dispiacerebbe. Sono due d'esperienza, sanno indossare maglie pesanti in piazze dove ci sono pressioni. Se dovesse prendere Morata, la Roma farebbe un bell'acquisto. Mi sembra comunque una società molto limitata sul mercato, che va con prestiti secchi e parametri zero. Non ha un mercato che può avere una squadra ricca. Credo che Mourinho si sia adeguato a questo andamento".
Lazio, dopo Milinkovic anche Immobile in Arabia?
"Mi è stato detto che un'offerta per Immobile non è arrivata. C'è stato un avvicinamento, una richiesta di disponibilità e basta. Comunque credo che Milinkovic-Savic abbia preso una decisione di vita e abbia preferito i soldi e un campionato collaterale rispetto ai migliori. E' una scelta di vita che va rispettata".
Milan che si è mosso molto sul mercato. Che ne pensa?
"E' un modo nuovo di fare mercato e calcio. Non credo che sia in linea con quello che aveva in mente Maldini, Sono tutti calciatori che hanno dei punti di domanda, visto che non hanno mai giocato qui. E il Milan è già rimasto scottato con De Ketelaere. Su Loftus-Cheek so che ha avuto infortuni importanti e dal punto di vista fisico deve dare delle garanzie. Spero che dimostri tutta la sua forza, perché era veramente uno di grandi prospettive quando uscì dalle giovanili del Chelsea. Altri giocatori sono di buona importanza ma il campionato italiano è particolare".
Che ne pensa del caso Bonucci?
"E' un addio che parte da lontano. Qualcuno mi aveva detto che già l'anno scorso all'inizio Allegri non lo voleva più, perché è un calciatore importante ma complicato da gestire. Non è Chiellini, per dirla tutta. Gli è stato comunicato l'addio attraverso Giuntoli, che credo abbia eseguito alla lettera il volere dell'allenatore, che non lo voleva più. Non so se si è proposto alla Lazio, ma l'ultimo periodo l'ho visto male fisicamente. Se Sarri lo ha chiamato è perché lo conosce e magari lo stima anche dal punto di vista umano".