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Bonanni: "Juve, con le porte chiuse è ancor più favorita. Roma non costruita per Juric"
27 set 2024 14:52Calcio
© foto di Federico Gaetano

A parlare del turno di Serie A a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e tecnico Massimo Bonanni.

Genoa-Juve, sfida a porte chiuse:
"Purtroppo vanno a rimetterci le persone buone, ma quando succedono certe situazioni è giusto dare un segnale importante".

Juve, ha parlato Motta dando anche la formazione:
"E' una partita che, visti anche gli ultimi eventi, gioca anche a favore della Juve. Giocare senza pubblico è un'arma importante che deve saper sfruttare, anche se la Juve è superiore qualitativamente al Genoa. Gilardino sta facendo bene, si è trovato senza attacco titolare a pochi giorni dal campionato. La Juve fa qualche cambio, ma è forte. Avere Danilo dietro poi ti fa capire che la Juve ha in mano quest'anno una rosa importante. Il Vlahovic visto nelle ultime partite faccio fatica a pensare che possa esser così tutto l'anno, gli altri devono metterlo in condizione di sfruttare il suo potenziale. Certo è che anche lui deve fare qualcosa, ci aspettavamo qualcosa di più quest'anno".

Milan, Fonseca dice che con Lecce è una partita pericolosa:
"E' una partita come quella col Venezia, partirà fortissimo e sarà in discesa. Diciamo che dal Milan ci si aspetta una conferma. Non credo ci debbano essere problemi. Ad oggi parlare del Milan come possibile alternativa per lo Scudetto è ancora un po' presto. Io non mi aspettavo che potesse battere l'Inter, ma il Milan ha fatto una grandissima partita, battendo la squadra che per me vincerà lo Scudetto".

Roma, pari in Europa con Bilbao:
"Avrebbe meritato di vincere, peccato per il pari. Ho sempre pensato che la Roma sia una squadra importante, costruita in una certa maniera. Non pensavo potesse essere Juric il sostituto di De Rossi, perché le caratteristiche dei giocatori non rappresentano l'idea di gioco del tecnico. Juric per me è un allenatore che riesce a far rendere tantissimo i giocatori, ma dire a un Hummels che ha 35 anni, campione del mondo, di giocare a uomo la vedo complicata. La squadra è stata costruita con criteri diversi, servirà del tempo ma sarà una sfida anche per i giocatori stessi, che non possono sbagliare più". 

Che ne pensa di Soulé?
"Colpa nostra se lo abbiamo rimbambito, è stato accolto come grande giocatore e ci si aspettano prestazioni importanti. Forse è stato caricato di troppe responsabilità. Oggi comunque con questo modulo è difficile collocarlo".

Daniele Petroselli