TMW Radio
News
Barillà: "Juve, addio a Bonucci non un fulmine a ciel sereno. Anno senza coppe sia trasformato in opportunità"
14 lug 2023 15:28Calcio
© foto di www.imagephotoagency.it

A parlare delle ultime vicende in casa Juventus a "Calciomercato e Ritiri", trasmissione di TMW Radio, è stato il giornalista Antonio Barillà.

Fuori rosa Bonucci. Cosa ne pensa?
"Non è un fulmine a ciel sereno. Al di là dei metodi, sui quali si potrà commentare solo conoscendo tutti i retroscena, che Bonucci non rientrasse più nei piani e che in una società che sta cercando di appianare il monte ingaggi e sta cercando di ringiovanirsi, credo che fosse prevedibile. Sul modo c'è da discutere, ma a volte è necessario. Spesso capita che i giocatori fatichino a prendere atto che sono sul viale del tramonto. Giuntoli non è l'artefice ma ha è una decisione presa già dalla società, ma su addii eccellenti al Napoli ha costruito il successo dell'anno scorso. Non credo che abbia voluto fare un dispetto a un calciatore sempre rispettato per quanto ha dato".

E' un modo per tagliare nettamente col passato, anche l'addio alla Superlega?
"Credo che ci siano eccessi nel valutare le cose. Sento spesso che la Juventus si è piegata, ma io dico che la Superlega aveva creato delle problematiche, che non erano legate alla Juve ma alle figure che avevano spinto per questo. La società ha provato a dialogare con Federazione e UEFA ed è del tutto legittimo. Il progetto non era sbagliato in sè, ma nei modi. E' figlio di una valutazione diversa dei dirigenti attuali questo addio. C'è una rottura col passato ma non per inseguire un certo vantaggio. Io comunque credo che arriverà l'esclusione dalle coppe, che dovrà essere trasformata in opportunità per puntare solo sul campionato senza distrazioni. Per la Juventus la Conference era un rischio, avrebbe messo una pressione inutile in una stagione di ricostruzione".

Chi partirà tra Vlahovic e Chiesa?
"Dipende dall'offerta. Per nessuno dei due c'è un'offerta concreta, per ora solo sondaggi sul serbo. Vlahovic è all'interno di vicende di mercato internazionali, ma non c'è una vera offerta. Prepariamoci a un mercato tranquillo, non dovesse esserci una cessione eccellente, fatto anche di giovani. Sarà un mercato sostenibile, che vuole mantenere intatta l'ambizione della Juventus".

E' l'anno della rinascita per Allegri?
"E' un anno chiave. Dopo due anni senza vittorie, è chiaro che sia chiave. Non è un banco di prova la parola giusta, è un segno di svolta. Quando si giudica Allegri, riconoscendo anche i suoi errori, sottolineo che ha spostato un progetto di rinascita economica e di sostenibilità. Lui ha rinunciato a Ronaldo e ad altri elementi per puntare sui giovani. Il cammino di Allegri va valutato anche per questo. Ma con due anni senza vittorie è giusto che anche lui si ritenga sotto esame come tutti, per dare continuità a un progetto di rinascita".

Su chi ripartire?
"Uno è Danilo, leader straordinario e in un momento di rinascita essere un riferimento. E poi Rabiot, tenerlo è stato un capolavoro assoluto. E' cresciuto anche come leadership è potrà essere fondamentale per una Juve che deve fare meglio dello scorso anno".

TMWRADIO Redazione