Christian Argurio, DS del Novara, è intervenuto a TMW Radio nel corso di "A Tutta C" per commentare vari temi.

A che punto è il Novara con il calciomercato?
“Dal punto di vista delle entrate è praticamente chiuso. Abbiamo cercato di confermare tutti i giocatori che lo scorso anno hanno dimostrato di meritare questa piazza fin dalla fine dei playout. Adesso dobbiamo dare la possiblità a qualche ragazzo di andare a giocare di più in un altro posto. C’è, però, tutta una dinamica di liste che conoscete molto bene”.

Come è riuscito a chiudere praticamente tutte le questioni a metà agosto? Non è assolutamente semplice.
“Il mercato è praticamente concluso. A noi non piace mettere le medaglie al petto. Le dinamiche del mercato, io ne ho fatti tanti, dipendono dall'evoluzione di alcune situazioni. Noi fin da subito abbiamo riconfermato l'allenatore e alcuni ragazzi, poi ci siamo messi a cercare rinforzi. Avevamo, insomma, già la base e siamo andati a puntellare. Noi abbiamo praticamente chiuso tutto il 24 luglio ed era rimasto solamente il tassello dell’attaccante, arrivato il 14 agosto. Abbiamo preso Ganz perché ha sempre fatto bene in questo girone”.

È stato un calciomercato che aveva già un piano ben definito?
“La ringrazio per questa domanda. Noi abbiamo pensato di mettere dentro dei giocatori con prospettive future che sono giovani. Abbiamo cercato giocatori che possono completare il reparto offensivo. Abbiamo, però, anche messo dentro dei giocatori di esperienza importante che lo scorso anno, forse, un po’ ci è mancata. Questi ci possono dare quel quid in più sia in campo che nello spogliatoio”.

Ci sono stati anche degli arrivi internazionali. Come è nato l’arrivo di questi ragazzi?
“Noi abbiamo una discreta esperienza a livello di calcio internazionale, sia per quanto mi riguarda che per il direttore Lo Monaco. Entrambi abbiamo il pallino del calciomercato internazionale perché sappiamo che si possono acquisire dei giocatori che hanno qualità ed esperienza. Li abbiamo valutati, conosciuti e, in alcuni casi, li abbiamo anche fatti venire in ritiro. Possono essere giocatori importanti nel nostro progetto. Tra l’altro si parla tanto di stranieri ma, a parte pochissimi, tutti hanno esperienza nel nostro campionato”.

Sul precampionato? Sulla gara contro il Milan?
“È stato un precampionato positivo in cui abbiamo lavorato molto bene. Per fortuna non ci sono stati infortuni gravi. Per quanto riguarda le amichevoli abbiamo giocato sotto un caldo davvero incredibile. Contro il Milan alla fine è stata una gara equilibrata ma non dimentichiamoci che nei rossoneri c’erano anche ragazzi che hanno esordito in Serie A. Adesso comincerà il campionato e la prima è contro una squadra che scende dalla B, con calciatori molto importanti. Per noi è un altro test importante”.

Quanto è importante mister Gattuso?
“È importantissimo considerando la qualità dell’allenatore e dell’uomo, indipendemnte dal passato al Novara. È fondamentale anche per il progetto che ha la nostra società. Cambiare continuamente e non dare continuità a un progetto difficilmente porta risultati in Serie C. Per noi era importante continuare il trend che avevamo preso la fine dello scorso anno che, se prendessimo in esame il periodo dopo il calciomercato invernale, ci avrebbe portato al settimo posto in classifica”.

L’obiettivo della stagione?
“Non c’è tanto da nascondersi. La stagione precedente è stata molto particolare, abbiamo vissuto in maniera molto difficile nei primi 5 mesi. Poi siamo riusciti in una cavalcata che ci ha fatto salvare la categoria ai playout. L’obiettivo è quello di alzare l’asticella”.