Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Paolo De Paola. Queste le sue parole:
Sono saltati i nervi ad Allegri?
“Quello che è successo ieri rappresenta la decadenza di un allenatore. Quello che non capisco è che di fronte ai soldi che guadagna, vorrei vedere un allenatore sempre sul pezzo e non con questa spocchia. Non ti puoi permettere questo atteggiamento, dall’alto del suo regno economico si permette di trattare male persone che fanno un lavoro in funzione degli altri. È un atteggiamento sciocco, il giornalista è un tramite e quindi deve cercare prima di capire poi di spiegare. La critica è la base della professione giornalistica, non accetto questo atteggiamento. Con quei guadagni e quei lussi che può permettersi, non può permettersi questo atteggiamento così spocchioso.”
Si può cambiare qualcosa in questo momento?
“L’atteggiamento dei giocatori è emblematico, questa squadra è in confusione e lo si vede anche negli atteggiamenti di Chiesa e Vlahovic. C’è nervosismo, non c’è supporto tra i compagni di squadra. Questo non va bene, non vedo più la grinta che si vedeva nelle altre partite. Mi sembra una squadra attenta a non sbagliare, ma che non fa mai un passo in più del dovuto. Anche qui c’è la mano in negativo dell’allenatore, è un allenatore che non sa innovarsi ed è rimasto ancora a quello che faceva tanti anni fa. Nel calcio moderno non sono solo i calciatori a fare la differenza, i grande giocatori fanno cilecca se non li metti in un sistema di gioco ben strutturato.”
Cosa pensa dell’episodio Acerbi-Juan Jesus?
“Nessuno mette in discussione che Acerbi sia un esempio per quello che ha vissuto, ha dimostrato con i fatti una capacità di reazione importante. Se però il primo insulto che ti viene in mente è un insulto razzista, allora deve essere punito. Se vai su una cosa così pesante come un insulto razzista, bisogna cambiare questa cultura. Serve una condanna forte.”