Di Lucio Marinucci
Coraggio e visione. Sono questi i dictat per una pianificazione strategica e vincente, tanto più in Italia, dove il denaro di certo non cresce sugli alberi e c’è dunque necessità d’ingegnarsi. È proprio tramite questi parametri che la Lazio ha puntato sul mercato il profilo di Milos Kerkez, classe 2003 dell’AZ Alkmaar. La giovane età e la grande intraprendenza del ragazzo ungherese hanno spinto i biancocelesti a scegliere lui come priorità per il ruolo di terzino sinistro. Kerkez ,nonostante i dati anagrafici, ha già un curriculum di tutto rispetto, aperto con l’esperienza in Austria al Rapid Vienna ad appena undici anni, conclusasi nel 2019. Poi il ritorno in patria in seconda divisione ungherese con il Gyor, squadra decaduta negli ultimi anni, ma che gli ha comunque permesso di racimolare già i primi gettoni in prima squadra. Viste le buone attitudini è stato ben presto il Milan a prelevarlo nel 2021, grazie anche a Paolo Maldini che, a detta dello stesso Kerkez, lo ha immediatamente convinto ad accettare l’offerta. In rossonero si è distinto alla grande in Primavera, risultando uno dei migliori terzini della categoria, ma dopo un solo anno ha deciso di lasciare l’Italia per trovare più minutaggio tra i grandi. Ecco che giungiamo quindi all’ultima tappa in ordine di tempo, vale a dire l’Az Alkmaar, che lo ha comprato ad inizio 2022, per poi farne un titolare inamovibile nell’ultima stagione. Il tecnico dei biancorossi Jansen ha tante volte speso parole al miele per il giovane ungherese, esaltandolo per la maturità e per le qualità in continuo sviluppo. Il promettente diciannovenne ha da sempre mostrato doti superiori alla media, ma nel corso degli anni ha dovuto anche limare un carattere che più volte gli aveva procurato dei guai sul campo. Nell’ultima annata invece è riuscito sempre di più a trasformare l’irruenza in lucido agonismo, arrivando a diventare uno dei terzini con più tackles vinti in tutta l’Eredivisie. In più sta continuando a migliorare negli inserimenti in area di rigore, arrivando con più progressione e lucidità in area di rigore, fattore che Sarri ha potuto constatare in Conference League. Forse proprio le prestazioni eccellenti contro la Lazio hanno portato i biancocelesti a credere in lui. Anche fisicamente Kerkez sta ultimando lo sviluppo, che già precocemente gli ha donato un fisico compatto, ma massiccio. Non parliamo di un terzino dallo scatto bruciante, ma uno di quei motori a progressione, costanti e inesorabili nelle medie e lunghe distanze.
L’impressione è che ci si trovi di fronte ad un profilo già con un’ottima dose di esperienza (è diventato anche titolare in nazionale), ma con ancora dei margini di miglioramento inesplorati. L’affare è ancora tutt’altro che chiuso, ma se Lotito dovesse affondare definitivamente il colpo si ritroverebbe in casa una freccia in grado di sibilare spavalda per tanto tempo.