A commentare la vittoria dell'Inter in Champions a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex calciatore Antonio Paganin.
Come ha visto l'Inter col Salisburgo?
"E' stato interessante come il Salisburgo l'ha preparata e ha bucato la difesa dell'Inter. Ha dato degli spunti alle squadre che d'ora in poi affronteranno l'Inter. L'Inter l'ha resa semplice nel secondo tempo e ha messo una serie ipoteca sul passaggio turno".
Inter che ha vinto da squadra ma Calhanoglu ancora una volta è svettato su tutti:
"La genialità nel mettere un giocatore che ha qualità uniche, che sa giocare nel corto, nel lungo, sa dribblare e segnare, è quella di aver liberato anche Mkhitaryan. Riesce a far giocare bene anche l'armeno. L'intuizione di Inzaghi è stata questa. Lì in mezzo l'Inter è più completa di tutte".
Napoli, che vittoria è stata a Berlino?
"I segnali li ha dati Raspadori, il confronto interno è servito. Ha detto che si sono guardati dentro e si sono detti che sono i campioni e buttare una stagione per frizioni è sciocco. Vuol dire che le tensioni sono nate per la metodica post-Spalletti. Garcia col suo pensiero è andato a cozzare con la mentalità del gruppo. Ora però stanno riemergendo tutte le potenzialità ed individualità".
Nel Napoli è emerso finalmente Natan:
"Ha fatto una scivolata sotto la sua panchina che spaventa. E' piaciuto, ha impersonato lo spirito del Napoli che sta venendo fuori sa una situazione complicata. Bello vedere uno carico a molla, vuol dire che c'è un'ambiente che è carico".
Mourinho dice che l'Inter è fortissima e deve vincere il campionato con 20 punti di vantaggio:
"E' la sua classica comunicazione, sposta la pressione sugli altri e poi vede che succede. Lui è nato e costruito così. Concordo sul fatto che l'Inter è una signora squadra e per poterla contrastare devi fare la tua prestazione migliore. Quest'anno dopo due i presupposti dicono che sia la favorita".
Una critica velata a Inzaghi?
"E' chiaro che cerca di mettere pressione, ma dice che gioca con la squadra più forte e tutto quello che viene di più è ottimo. Si mette al riparo da una possibile delusione sotto l'aspetto del risultato".
Stasera sfida Leao-Mbappé:
"Due giocatori diversi. Uno è un leader conclamato, Leao sta studiando per poterlo diventare ma è ancora lontano, discontinuo. Qualche volte strappa ma poi si smarrisce, è giovane e ha tempo per migliorare ma di solito i campioni a questa età sono già sbocciati".