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Monastero (CEO WeArena): "La Serie B ha investito sugli eSports, serve un cambiamento culturale"
18 mag 2021 11:10Altri sport
© foto di BeSports

Francesco Monastero, CEO WeArena, è intervenuto ai microfoni di TMWRadio, nel programma Pianeta Sport, per parlare di eSports e del progetto BeSports partito ieri: "E' un settore che è esploso negli ultimi anni e sta continuando a crescere in maniera vertiginosa. La parte eSportiva in Italia sta nascendo in maniera molto importante, mentre in Asia e Stati Uniti è un settore consolidato che muove moltissimi soldi e crea moti posti di lavoro. Nel nostro paese stiamo facendo questo percorso da qualche anno e  noi come società stiamo spingendo molto da questo punto di vista".

Sulla partnership con la Serie B.
"Io ritengo che sia un investimento anche culturale. La Lega B ha fatto un gran lavoro di rinnovamento per presentarsi in maniera diversa nel mercato sportivo. A livello eSports sta creando un prodotto di alta qualità, come si è potuto vedere ieri sera nella diretta che è stata trasmessa, è un passo avanti per creare cultura. In Italia bisogna passare dal gioco in cameretta, a gioco "industrializzato", con delle basi economiche molto serie e appetibili soprattutto per il mondo degli sponsor, che stanno cercando luoghi e situazioni in cui investire, ma ancora oggi non ci sono prodotti di grande qualità. Noi ci stiamo provando".

“Ritengo che per tutti i club calcistici, soprattutto per la Serie B e i club minori sia una grandissima possibilità, perché significa uscire immediatamente dal proprio bacino di utenza. Abitualmente le squadre di Serie B, quelle più piccole sono molto legate al loro territorio, e gli eSports danno visibilità su un territorio molto più ampio, perché vanno ad intercettare un pubblico molto giovane ed esteso, che oggi conta in Italia, secondo le ultime statistiche, 1,4 milioni di persone che hanno fatto un torneo, senza considerare i grandi appassionati”.

Calcio e Gaming possono andare insieme sullo stesso binario... 
"E' un prodotto della medesima specie, stiamo sempre parlando di sport e di passioni sportive, uno giocato da un punto di vista fisico in un campo di calcio e un altro giocato in virtuale ma comunque in maniera fisica, perché il torneo eSports è stressante per i giocatori. Sono vissuti in maniera diversa ma sono due facce delle stessa medaglia. Oggi per chi lo sta capendo, e molti lo stanno facendo, il tema vero non sarà fare stati nuovi, ma portare la gente allo stadio".

Come è nato il progetto WeArena
"Il progetto è nato parecchi anni fa dalla mia esperienza, ho sempre cercato di capire le nuove tendenze... sei anni fa è nata WeArena su un ipotesi  di lavoro che si è concretizzata con Juventus, con la quale abbiamo una società per sviluppare un format. E' nata questa idea per andare incontro alle esigenze del mondo del retail, degli eSports, per creare un nuovo format dedicato all'intrattenimento, ma anche all'esperienza in generale, io lo chiamo il format delle passioni, inseriremo anche la musica, le scuole di cucina e tutta una serie di altre cose. Non è solo eSports e non solo esperienze digitali".

"Mi intriga molto la sfida lanciata dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale n.d.r.), non sono i giochi più giocati, ma mi intriga molto mettere a sistema un metodo di gioco che sia in parte fisico e in parte virtuale. Noi abbiamo nei nostri centri di Ferrara e di Gorizia, una serie di simulatori che andremo ad ampliare soprattutto nel mondo racing. Andare a limitarci su un titolo mi sembra una sciocchezza, noi dobbiamo essere un contenitore che da la possibilità a tutti di provare esperienze con i migliori device nei posti più comodi e simpatici possibili: è la nostra mission".

Problemi tecnici in molte zone del nostro paese per la banda, oggi serve la connessione per giocare.
"Su questo siamo indietro abbiamo un gap da colmare. Abbiamo anche fatto un torneo offline, immaginare di mettere a sistema, decine di ragazzi su comuni e regioni diversi, con eventuali problemi tecnici, era praticamente impossibile. Abbiamo fatto dei tornei amichevoli dove veramente c'era da mettersi le mani nei capelli. Non è sportivo che la possibilità di vincere o meno dipenda dalla banda".

Sul torneo BeSports partito ieri con il primo girone. 
"Ci saranno gli altri tre gironi e poi c'è la finalissima con le 12 classificate. La prima messa in onda di ieri sera ci ha dato moltissime soddisfazioni e tanti feedback positivi, nessuno si aspettava un progetto di questo genere. La Lega B è entusiasta e quest'anno è un po' una fase di transizione. Stiamo cercando di creare un prodotto per poi diventare appetibili sempre di più nei prossimi anni con nuove iniziative e altre tipologie di gioco. Poi racconteremo più avanti le novità".

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E-Sports: Francesco Monastero, CEO WeArena, intervistato da Gianluca Viscogliosi e Iacopo Erba © registrazione di TMW Radio