A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha offerto la sua testimonianza il sindaco di Positano Michele De Lucia.
Qual è la situazione lì?
"E' un momento terribile, anche per la nostra comunità. Siamo in forte apprensione per tutti i nostri concittadini e per le aziende, ora ferme. Per ora però non ci sono contagi".
Quale il segreto?
"Non c'è n'è una. Il paese è chiuso, facciamo controlli, abbiamo avuto rientri dal Nord ma abbiamo messo tutti in quarantena. I cittadini collaborano ma da un momento all'altro può arrivare un caso. Non c'è una cura, magari ci fosse".
Quali le misure prese?
"Abbiamo fatto un bando per i soldi ricevuti dal Governo, martedì dovremmo ripartire i buoni spesa. Al momento le attività turistiche sono ferme e diventa un problema per una città come Positano, che vive di turismo. Al momento ci preoccupa di più la salute, poi affronteremo il resto".
Che iniziative avete approntato?
"Sono tante. Con la Croce Rossa e la Protezione Civile siamo vicini ai più bisognosi, portiamo a domicilio spesa e farmaci. Anche le piccole botteghe si sono attrezzate. Tutti stanno facendo il possibile per rimanere a casa".
Cosa si farà più avanti? Avete pensato già ad un possibile programma di riapertura?
"Deve passare il virus prima. Si dovrà riaprire in maniera graduale. I piani sono due: di essere pronti alla riapertura in pochi giorni e prolungare poi il periodo estivo, che già arriva a novembre, per portarlo fino ai primi di gennaio".
Un pensiero per i suoi colleghi sindaci:
"Continuiamo a fare le sentinelle. I sindaci sono una categoria particolare, hanno tutte le responsabilità ma pochi mezzi. E per i comuni piccoli lo si vede ancor di più".