A parlare del Giro d'Italia e di calcio a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex ciclista Claudio Chiappucci.
Filippo Ganna grande protagonista nella tappa calabrese del Giro. Nelle movenze ha ricordato lo stile di Indurain:
"Non è lo stesso stile, Indurain pedalava molto più agile. Non si possono comparare, sono totalmente diversi. E' molto bravo a cronometro, ma Indurain ne vinceva quelle da 60-70 chilometri, senza biciclette spaziali. Ganna deve ancora dimostrare tantissimo. Ad oggi è difficile che rimanga con i primi che puntano alla classifica in montagna".
Indurain era incredibile da battere:
"Era come scalfire una pietra dura. In un'epoca dove le crono erano tante e lunghe. Si doveva capire cosa fare con uno come lui. Si doveva cercare di limitare i danni. Era dura anche al livello mentale, più che fisico. Era sempre dietro di me ed era difficile batterlo anche sotto quell'aspetto".
Che futuro ha Ganna?
"Nelle corse di una settimana può essere ancor decisivo. Dove ci sono salite lunghe e ripide non può rimanere con uno scalatore. Sarà un bel corridore, potrà vincere tante gare ma per un grande Giro serve altro, soprattutto essere forte in salita".
Che Giro sarà?
"Il problema sarà il meteo. E' condizionato dai corridori che sono i non più qualificati nel giro mondiale. I pochi che c'erano sono usciti fuori. Se guardiamo, sulla carta c'è poco, qualitativamente parlando. Il tutto perché ci sono anche le classiche di mezzo, obiettivo di tanti ciclisti importanti. Poi la maggioranza ha puntato sul Tour e poi sulla Vuelta, che oggi meteorologicamente sembra migliore. Qui in Italia sarà impossibile andare oltre i duemila metri, si rischiano diverse tappe falsate".
E sulla sua Juve che dice?
"Uno che è stato un grande campione, non è detto che poi diventi un grande allenatore. Così come un grande ciclista deve diventare un bravo tecnico. Hanno fatto una campagna acquisti discutibile, ma se gli dai fiducia da subito, può fare bene. Conosce l'ambiente, speriamo abbia il carattere giusto per portare avanti questa Juve. Da tifoso mi sembra che non esprima un grande gioco, ma so che gli serve tempo. La Juve punta sempre la Champions e non è riuscita a vincere neanche quando aveva una grande squadra. Dubito che quest'anno anche lo faccia. Bene cercare giovani buoni, ma devi amalgamarli bene, perché certi ragazzi rischi di perderli se non fanno bene. Alla Juve devi portare a casa i risultati. Vedremo se i cambiamenti fatti saranno giusti. Spero che venga fuori la voglia di giocare, molti non ne avevano più. Spero nel campionato, mentre sulla carta in Champions faccio fatica a capire come sarà. Credo però che sarà molto dura per lo Scudetto".