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Golarsa: "Murray, ritiro choc. Ha vinto tantissimo ma si è infortunato sul più bello"
11 gen 2019 20:40Tennis

A RMC Sport Live Show è il momento di Laura Golarsa, giornalista ed ex tennista. Ecco le sue parole:

Sull’addio di Andy Murray
"E’ una notizia che ha lasciato tutti di stucco. Lo abbiamo visto in inverno pubblicare i video del suo recupero. Un’operazione importante ma nessuno poteva immaginare che il problema non fosse risolto. Si è fatto male appena era arrivato ai vertici e gli altri erano in fase calante. Ha cominciato con qualche acciacco all’anca e alla schiena e questo annuncio ci ha lasciati basiti. Non c’è dubbio che un’operazione all’anca così complessa, ti lascia un dopo-carriera problematico. L’anca poi è un posto importante, soprattutto per un ragazzo dalla corporatura pesante come Murray. Quando vuoi essere senza dolore, allora serve un’operazione più invasiva che ti limita nella professione ma non nella vita. Ci sta che abbia provato a limitare i dolori, ma un campionissimo come lui non accetta di giocare con il dolore. E se ti rendi conto che non sei al cento per cento, è inutile andare avanti. Se hai passione per lo sport, non c’è niente di peggio smettere per un motivo fisico e non per scelta".

Su Federer agli Australian Open e ancora Murray
"E’ il secondo favorito dopo Djokovic. Nella sua longevità c’entra il suo fisico e la sua fisicità. E’ arrivato in maniera più graduale e ha avuto allenatori che hanno messo in primo piano la prevenzione. Qualcosa in Murray è stato sbagliato, con lavori di carico pazzeschi. E queste situazioni ti fanno guadagnare di livello ma non sai mai come va a finire. Ha lavorato troppo sulla sua fisicità. La sua peculiarità? La personalità, perché Murray ha un palmares pazzesco. Ha vinto tutto ma che è stato oscurato da tre fenomeni che il tennis non si sa se riuscirà a rivedere. Tecnicamente Djokovic e Federer sono meglio, ma come personalità è forte, ha vinto Wimbledon con un sacco di pressione e non solo. Le sue lacrime a Wimbledon hanno fatto la storia".

Sul grande rimpianto di Murray
"C'ha messo troppo a trovare l'equilibrio, che Lendl gli ha fatto trovare. Nel momento in cui arriva ad essere il numero uno e che coincide in cui gli altri entrano in crisi, si è infortunato. Ha fatto la storia del tennis di questa generazione".

Su Fognini
"E' imprevedibile, come sempre. Si presenta con tutti i presupposti per fare bene. Ma un pre-Australian Open non eccezionale. Ma ha qualità pazzesca, che può sorprenderti. Stavolta è nella parte più problematica del tabellone".

RMC Sport Redazione