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Rimonta pazza a Riyad. La Supercoppa va al Milan che rimonta da 2-0 a 2-3 e batte l’Inter
06 gen 2025 22:45Calcio
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Se la Supercoppa Italiana doveva essere uno spot per il nostro calcio, l’ultimo atto della competizione è stata la massima espressione di ciò che potessimo offrire. Un derby follemente infinito, che in un modo o nell’altro consegna questa sfida alla storia del calcio milanese. Un successo, quello rossonero, tanto impronosticabile quanto pirotecnico. 

I primi quarantacinque minuti regalano una sfida gradevole nei ritmi, ma con una produzione offensiva limitata. Nell’unico minuto di recupero ecco però il rocambolesco vantaggio nerazzurro, nato da una rimessa laterale battuta rapidamente da Dimarco. A rifinire l’azione è il chirurgico Lautaro Martinez, che si lascia andare ad un’esultanza sfrenata e liberatoria.

Si va così all’intervallo, senza ancora sapere che cosa il destino aveva in serbo per noi appassionati di calcio.

Passano neanche due minuti nella ripresa ed ecco il raddoppio dell’Inter, stavolta griffato Taremi, elegante e inesorabile nel concretizzare uno splendido lancio in verticale di De Vrij. Il 2-0 potrebbe apparire come la fine di ogni discorso, ma è in realtà solo l’inizio di una storia incredibile. Dopo cinque giri di lancetta ecco che Theo fulmina su punizione Sommer, sorpreso dalla staffilata rasoterra sul proprio palo. Da lì in poi inizia a succedere di tutto. Salvataggi sulla linea, miracoli dei due portieri, legni colpiti e palloni che danzano sulla linea senza però varcarla. Il tutto ad un ritmo forsennato, mentre i nostri occhi brillano, mai sazi di tanto spettacolo. Nel frattempo ecco però che Pulisic, stanco ma mai domo, si gira repentinamente in area di rigore, rubando il tempo a Bastoni e depositando in rete il 2-2 all’80’. I minuti passano, non privi di altri sussulti, e conducono fino al 90’. Mentre tutti iniziano a pensare ai calci di rigore, ecco che Leao si invola in area sul centrodestra, imbeccato sempre da Pulisic. Asllani è troppo morbido nella copertura, così il numero dieci del Milan può servire al centro Abraham, che a due metri dalla porta non fallisce la facile trasformazione. È il tripudio. Il viso commosso di Conceicao, travolto dalla gioia dei suoi collaboratori, la racconta lunga su cosa rappresentino queste due partite. Prima una rimonta alla Juventus, poi una rimonta ancora più complicata in un derby valido per l’assegnazione di un trofeo. Alla faccia del biglietto da visita!

Ad ora non possiamo sapere ciò che combinerà il Milan nel prosieguo della stagione, ma i presupposti almeno per una reazione emotiva sembrano poter esserci tutti. Nota di merito ad ogni modo anche per gli sconfitti, che dopo tre successi consecutivi in Supercoppa sono tornati a concedere troppo nella gara più delicata, cedendo il passo ai cugini rossoneri. La sconfitta però non macchia il lavoro di Inzaghi e il cammino dominante dell’Inter negli ultimi mesi. Il ko di Riyad potrebbe essere benzina per una seconda metà di stagione da affrontare con ferocia agonistica e fame di vittorie, ma anche qui solo il tempo ci darà delle risposte. Nel frattempo non possiamo che andare a letto compiaciuti dallo spettacolo con cui queste splendide squadre ci hanno nutrito. Buon calcio!

Lucio Marinucci