
A parlare dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e giornalista Stefano Impallomeni.
Come valuta il valzer delle panchine?
"Non mancheranno le sorprese. E' vero, si dice Gasperini alla Roma, ma bisogna aspettare per definitre tutto Antonio Conte. Se resta a Napoli o andrà alla Juve si capirà poi il resto. Italiano pare rimanga a Bologna, ma lo vuole il Milan. Se lnzaghi andrà via dall'Inter, che succederà lì? E' un gioco a incastri. Nel mercato poi ci deve essere un piano B, perché rischi di non avere più l'allenatore. Ora c'è da stare attenti, non ci sono panchine sicure".
Per delineare un mercato poi servono gli allenatori. Anche se qualcuno già si muove:
"Prima l'allenatore, poi vedere il resto. Ci sono allenatori che hanno un potere enorme, altri meno. Chi allena può avere voce, ma non siamo ancora al livello della figura del manager all'anglosassone. Quindi ci si muove comunque in autonomia, vedi la Roma su Saelemaekers".
Si parla di dimissioni di Palladino dalla Fiorentina?
"Forse perché c'è qualcuno dietro al tecnico. Ma lo dicevo anche dopo la conferma di qualche settimana fa che non era comunque sicuro di rimanere. Atalanta per lui? Forse. Ma se per esempio Conte non va alla Juve, chi ci va? Nulla è ancora deciso".
C'è magari già qualcuno dietro a Palladino? Chissà, l'Atalanta?
"Si sono liberate parecchie panchine, ma per me ci sono realmente Atalanta e Lazio. Palladino è un allievo di Gasperini, Bergamo sarebbe un passo in avanti per lui. La Lazio è ancora un altro step in avanti. Non mi immagino Palladino a piedi a fine estate. Magari Baroni potrebbe essere proiettato verso Firenze".
Gasperini alla Roma come l ovede?
"E' un rischio altissimo, se la deve giocare bene, ma serve il sostegno della società. E' un bollitore, è uno che non media quando parla con qualcuno, non solo con la stampa. Non so se hanno ponderato bene questo alla Roma".
E De Rossi a Firenze?
"Ha sostituito Mourinho bene alla Roma. A Firenze arriverebbe con tante perplessità. Dipende quando e come arrivi, il fattore ambientale poi non è trascurabile".
Conte-Juve, perché si?
"L'unico aspetto è che lui, juventino nel midollo, voglia vincere la Champions e dedicarla al padre. Altrimenti non vedo motivi per tornare alla Juve. Per vincere il campionato, che già lo ha fatto? Se arriva Conte alla Juve, aprono il portafogli in società per sostenerlo. Se dovesse restare a Napoli, Gasperini sarebbe la scelta migliore. Perché anche lui è un altro juventino...".