
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Inter-PSG, è la vigilia. Che partita sarà?
"Dobbiamo sostenere l'Inter afinchè un'italiana possa tornare a vincere la Champions. Sarebbe la ciliegina sulla torta del lavoro di Inzaghi. E' una partita equilibrata, il PSG non è il Barcellona, nel talento e nell'approccio alla partita, è più equilibrato. Ha tanti talenti, tanta fame. Il PSG è il favorito ma l'Inter può vincere".
E' anche una sfida tra Inzaghi e Luis Enrique:
"Hanno qualcosa di simile, ossia poter ricavare il massimo dai propri giocatori. Ed è fondamentale, perché se c'è questo sei entrato nella testa della squadra. Sono due grandi allenatori, Luis Enrique ha passato un momento particolare a Parigi, non ha mai fatto scelte banali. E' un confronto molto affascinante. Entrambi meritano la coppa. Inzaghi si eleverebbe ancora di più, so che il Chelsea lo vorrebbe".
Napoli e Milan hanno scelto Conte e Allegri:
"E' la prima esperienza da parte di Allegri di ricostruzione. Mi incuriosisce questa sfida che ha accettato al Milan. Avrà tutto da guadagnare. Avrà solo la Coppa Italia, sono curioso di capire cosa farà. Conosce l'ambiente ma non la società. Conte l'ho visto ieri, mi è sembrato uno non così contento. Mi è sembrato un po' triste. Pensavoche andasse via, invece ADL è riuscito a convincerlo. Cosa è cambiato allora tra i due? I soldi? Non credo, più rassicurazioni e garanzie. Vigilerei però su questo rapporto".
Juve, la rivoluzione non parte dalla panchina ma dalla società:
"Non mi sorprende l'uscita di Giuntoli, i suoi collaboratori sono stati già allontanati. C'è stata questa sterzata da parte di Elkann, c'è chi sale e chi scende. Sale Chiellini, chi entra Comolli, si ricomincia. E ora si pensa al tecnico. Non c'è Conte, ora vedremo".
Roma, Gasp ora a rischio?
"E' durato tutto molto poco, sono state 4 ore, tempo di mangiare e poi salutarsi. Si saranno parlati, per poi darsi appuntamento a più avanti. Sarebbe clamoroso per la Roma se Gasperini dicesse di no. Io credo che alla fine accetti la Roma, anche se la Juve non so se sferrerà l'attacco".
Sarri, quale piazza scegliere?
"Credo che ogni allenatore chieda delle garanzie. Io credo che Sarri invece conti soprattuto lavorare serenamente in un gruppo senza mele marce. Si è lasciato bene con Lotito, quindi la garanzia è quella. Credo che sarebbe una risposta mediatica della società per arginare la delusione dei tifosi. Sarri è uno che possa divertirsi a creare qualcosa in queste condizioni. Sarri va alla Lazio senza rotture di scatole. E in questo caso dice di sì".
Se la Roma rimanesse senza Gasp, chi prendere?
"Magari se la Nazionale non va bene, potrebbe tornare alla Roma Spalletti. Ma scherzo. C'è Norvegia-Italia il 6 giugno però...un ct che non riesce a incidere, un leone in gabbia. Quindi forse ha voglia di rimettersi in gioco in un club. E magari come ct va Ranieri per coronare una carriera fantastica".