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Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio il direttore Paolo De Paola. Queste le sue parole: “Resto sorpreso da una cosa, ci si può porre il problema di spostare la 30esima giornata e non chiedere le dimissioni del presidente federale e di Gattuso? Capiremo come si farà se si sposterà la giornata, ma parliamo di una cosa che succederà tra cinque mesi per un playoff che è vergognoso per come ci siamo arrivati. Come si fanno a non pretendere le dimissioni di Gravina e Gattuso?”.
Serviva un atteggiamento diverso nei confronti della gente?
“È doveroso chiedere scusa, andava fatto anche con la Moldavia. Gattuso non è un grande allenatore, si abbraccia dopo un primo tempo con la Norvegia. La fotografia sul nostro calcio di Italia-Norvegia è squallida e penosa, abbiamo esultato dopo un primo tempo senza capire che la Norvegia non ha neanche pensato a noi. Hanno giocato 15 minuti e ci hanno fatto tre gol, mettendo a nudo le nostre lacune tecniche. Bastoni e Mancini in difesa, Barella e Dimarco, sono stati tutti ridicolizzati. Andate a vedere il quarto gol subito, quel retrocedere di Mancini fino a quando non subisci gol. Quei giocatori che arrivano fino a un certo punto, poi non saltano più l’uomo. I giocatori della Norvegia entravano nella nostra difesa e cercavano la giocata singolarmente, almeno 4-5 giocatori potevano fare la differenza. Questo è il pressappochismo del nostro movimento calcistico, se non si prende atto di questo e si spera solo nel playoff e nello spostare la 30esima giornata non abbiamo capito nulla. Qui devono cadere delle teste di dirigenti sbagliati che hanno trascinato il nostro calcio a questa vergogna”.
Anche la politica dovrebbe intervenire nel calcio italiano?
“Personalmente ho atteso e aspettato con ansia che il ministro Abodi battesse un colpo sul movimento calcistico. L’unica grande riforma fatta è stata creare un’organizzazione che coprisse i problemi della Covisoc. La politica deve entrare a gamba tesa nello sport e bisogna farlo con persone competenti, Abodi può esserlo ma non ha fatto nulla. Serve una riforma dei campionati, una revisione dei giovani italiani che non vengo sempre bistrattati. Serve una riforma totale in Serie C dove vediamo sempre società penalizzate per problemi economici. Abbiamo bisogno di una rivoluzione che porti il modello della Premier League nel nostro calcio, serve una revisione totale della giustizia sportiva. Ministro Abodi, dove sei? Per mesi non hai fatto nulla”.
Qual è il problema principale del nostro calcio?
“Bisogna sottolineare due cose. Andare al Mondiale è il minimo sindacale, quindi nessun trionfalismo. Non si salva nessuno, né Gravina, né Gattuso che c’entra pochissimo. Al movimento calcistico italiano chiedo dove sono i nostri Musa, Bobb, Sorloth o Haaland? Può essere che il movimento calcistico norvegese produca così tanti giocatori rispetto all’Italia? Sono 5 milioni e mezzo di abitanti, noi siamo più di 10 volte superiori a loro e siamo stati ridicolizzati dal movimento norvegese. Questo è il punto più basso del nostro calcio. Ora tanto ci ritufferemo nel nostro campionato, ma il campionato ci dice questo. Mancini e Bastoni sono tra i giocatori più rappresentativi di Roma e Inter, Di Lorenzo ha fatto errori marchiani ed è rappresentante del Napoli. Sono le tre squadre in vetta e hanno tre giocatori che in nazionale sono stati terribili, facendo errori pazzeschi. Questo dà la dimensione della pochezza del nostro calcio”.
