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Borozan: "Plusvalenze? Mi sorprese una domanda del presidente della Volkswagen"
27 ott 2021 19:20Calcio
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Il dirigente sportivo Vlado Borozan è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando dell'attualità calcistica, a cominciare dall'analisi del campionato: "È un campionato meraviglioso, con tantissime squadre ben attrezzate. Il Milan non è una sorpresa, si sono consolidati e si sono migliorati. L'Inter ha sopperito alle partenze di Lukaku e Hakimi. È un campionato divertente".

Il Milan ha deciso di attuare una precisa linea sul mercato. Cosa accadrà con Kessié?

"Il Milan è diventata una grandissima società. Maldini e Massara hanno riportato il Milan ai suoi livelli, è ora una società dove un giocatore che voglia essere competitivo vuole arrivare. Kessié è una conseguenza di quanto successo con Donnarumma. Sul mercato i sostituti di livello si trovano, ci sono giocatori forti come Anguissa, di cui nessuno parlava e che il Napoli è riuscito a prendere in prestito. L'Atalanta insegna che si può fare una grandissima squadra senza spendere. Quando ci sono idee e competenza, il denaro non è più il fattore determinante. CI sono società virtuose che rimangono competitive senza spendere le somme che spendono CIty e Chelsea".

La Fiorentina è un punto di partenza per tanti talenti: condivide la scelta fatta con Vlahovic?

"Ci sono tempi nel calcio. A volte non ci si rende conto della crescita del giocatore per reagire quando ancora si ha potere. Non si può biasimare la Fiorentina perché hanno perso tempo nella trattativa: è successo tutto in maniera inaspettata e forte, che la Fiorentina non ha potuto far nulla. Ha preso italiano in base a Vlahovic, perché è un allenatore che valorizza i giocatori, si sono preparati per il futuro con un allenatore con cui possono sperare di tirar fuori nuovi Vlahovic. Una società non può essere dipendente da un giocatore né essere presa per il collo da agenti e intermediari".

Oggi davvero i dirigenti hanno meno potere rispetto a un agente nell'acquisizione di un giocatore?

"Ci sono sempre combinazioni che il mercato ti impone. Molte società non si vogliono più appoggiare su agenti e intermediari, ma si costruiscono internamente e vanno direttamente sul giocatore e sul suo club. Quello che è successo con Donnarumma e Vlahovic è stato un insegnamento per tutti".

Cosa pensa delle plusvalenze?

"Non è una novità, è un fenomeno che dura da tantissimi anni. Una società può liberamente determinare il valore di un cartellino, poi qualcuno può abusarne. Quando trattavo Barzagli con il Wolfsburg, siamo stati invitati dal presidente della Volkswagen, che ci chiesi di spiegargli come si costruisca il prezzo di un calciatore; ci fu silenzio perché nessuno sapeva cosa rispondere, era incredibile che un uomo che gestiva quindici miliardi potesse fare una domanda del genere. È stata sempre una cosa non regolamentata, non si può contestare la valutazione di un giocatore. Nel calcio è difficile dare una risposta a ciò, le società utilizzano questo mezzo perché i giocatori rappresentano un loro asset".

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Vlado Borozan intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio